Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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È evidente che con altissima probabilità le recenti frane e crolli nelle Dolomiti (Cinque Torri, Piccolo Cir, Odle) sono da attribuirsi a cause naturali, anche se colpisce l’inedita sequenza temporale. Forse è proprio questa concatenazione temporale a far ritenere che la causa sia connessa ai forti cambiamenti climatici, ma non c’è dubbio che da sempre le Dolomiti sono soggette a fenomeni di questa natura (basta percorrerle anno dopo anno per rendersene conto). Non è altrettanto evidente che il loro possibile e auspicabile riconoscimento da parte dell’UNESCO come “patrimonio dell’umanità” costituirebbe un fattore di enorme importanza per la loro tutela rispetto al carico antropico, per il loro monitoraggio sistematico sul piano scientifico e per la massima attenzione mondiale rispetto alla loro salvaguardia. Bene, dunque, ha fatto Reinhold Messner a farne la proposta dalle pagine del maggior quotidiano italiano, proprio nel momento in cui si sta concludendo la sua legislatura da parlamentare europeo ed è già ripresa, con la recentissima traversata del deserto dei Gobi, la sua sempre straordinaria attività di protagonista nelle imprese-limite (non solo in verticale, ma anche “in orizzontale”) nel rapporto con la natura. è positivo che il presidente Lorenzo Dellai abbia manifestato piena adesione e che un consenso, forse più timido e cauto, sia venuto anche dal presidente Luis Durnwalder. Immagino che una analoga adesione verrà anche dalla Provincia di Belluno, la cui amministrazione è stata proprio nel giugno scorso conquistata dal centro-sinistra. Ma mi auguro che, al riguardo, non si manifestino divisioni politiche. Per questo già alla ripresa dei lavori parlamentari, martedì, presenterò una interpellanza urgente al Governo, per chiedere la sua adesione alla proposta di Reinhold Messner e una sua conseguente iniziativa nei confronti dell’UNESCO. Il sottosegretario Nicola Bono si è già dichiarato disponibile, ma confonde le Dolomiti con l’intera catena delle Alpi, il che comporta una iniziativa multinazionale, molto più complessa e anche più generica. Le Dolomiti, come tutti sanno, sono un “unicum” sia dal punto di vista geologico, sia dal punto di vista della loro incomparabile e straordinaria “architettura” naturale. Giustamente Messner cita il grande architetto Le Corbusier, che le ha definite “le costruzioni più belle del mondo”. Se tali sono, grazie all’architetto-Natura, è bene che possano essere riconosciute anche “patrimonio dell’umanità” dall’UNESCO, rendendo la loro tutela e salvaguardia una responsabilità massima di fronte agli occhi del mondo. Marco Boato
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